Diario del Capitano.
Data astrale nepalese 2016.
Data astrale nepalese 2016.
Arrivati a Chuli Ledar, quota 4200!
I paesaggi attorno sono ormai brulli e stepposi dovuti alla quota! I boschi di conifere hanno ceduto il passo a sterpi e cespugli bassi dove pascolano gli Yak e le capre di montagna.
Si incontra poca gente e tutti residenti in piccoli villaggi abbarbicati sulla roccia delle montagne...
Ormai le fisionimie non sono piu indiane ma mongole e le culture molto piu vicine alle tradizioni tibetane che a quelle indiane anche se nei cibi vi è una grande varietà tra cucina tibetano-nepalese e indiana...
Restiamo qui qiesta notte per acclimatarci alla quota 4200 e domani piu in alto verso i 4600 e dopo l'ascesa alle vetta dell'Annapurna Thurung, quota 5400!!!
Il freddo ormai è una costante di notte con temperature intorno i -14. Di giorno soleggiato per fortuna quasi sempre da quando ho iniziato il trekking, ma sempre con vento freddo e temperature intorno i -6 gradi.
Questa esperienza resta comunque fantastica e molto dura sia come impegno fisico che psicologico!
L'idea di dover scalare per quasi 10 ore tra l'ascesa alla vetta dell'Annapurna con una notevole pendenza in salita e la discesa subito dopo fino ai 4000 mt, non mi lascia dormire sereno da qualche notte ( complice anche il freddo disumano delle camere mai riscaldate!)...si parla di salire in quota per quasi 1000 metri in poche ore e poi ridiscendere per altri 1600 mt...
Inutile dire che tutto questo sacrificio vale la pena perché i paesaggi che incontro, le genti, i luoghi e altri trekker come me mi danno forza e mi riempiono di gioia e di esperienze impossibili da descrivere....
A questo va aggiunta la sfida personale che è una costante per chi ama davvero la montagna!
Passo dopo passo ci si immerge in pensieri e ricordi molto profondi spinti anche dalla fatica che ad ogni passo sembra farti cedere.. invece sono proprio i discorsi con il tuo io che ti aiutano ad andare avanti un piede dietro l'altro. ..
Questa esperienza mi rende ricco..
Una ricchezza che nessuno puo togliermi!
Namastè!
I paesaggi attorno sono ormai brulli e stepposi dovuti alla quota! I boschi di conifere hanno ceduto il passo a sterpi e cespugli bassi dove pascolano gli Yak e le capre di montagna.
Si incontra poca gente e tutti residenti in piccoli villaggi abbarbicati sulla roccia delle montagne...
Ormai le fisionimie non sono piu indiane ma mongole e le culture molto piu vicine alle tradizioni tibetane che a quelle indiane anche se nei cibi vi è una grande varietà tra cucina tibetano-nepalese e indiana...
Restiamo qui qiesta notte per acclimatarci alla quota 4200 e domani piu in alto verso i 4600 e dopo l'ascesa alle vetta dell'Annapurna Thurung, quota 5400!!!
Il freddo ormai è una costante di notte con temperature intorno i -14. Di giorno soleggiato per fortuna quasi sempre da quando ho iniziato il trekking, ma sempre con vento freddo e temperature intorno i -6 gradi.
Questa esperienza resta comunque fantastica e molto dura sia come impegno fisico che psicologico!
L'idea di dover scalare per quasi 10 ore tra l'ascesa alla vetta dell'Annapurna con una notevole pendenza in salita e la discesa subito dopo fino ai 4000 mt, non mi lascia dormire sereno da qualche notte ( complice anche il freddo disumano delle camere mai riscaldate!)...si parla di salire in quota per quasi 1000 metri in poche ore e poi ridiscendere per altri 1600 mt...
Inutile dire che tutto questo sacrificio vale la pena perché i paesaggi che incontro, le genti, i luoghi e altri trekker come me mi danno forza e mi riempiono di gioia e di esperienze impossibili da descrivere....
A questo va aggiunta la sfida personale che è una costante per chi ama davvero la montagna!
Passo dopo passo ci si immerge in pensieri e ricordi molto profondi spinti anche dalla fatica che ad ogni passo sembra farti cedere.. invece sono proprio i discorsi con il tuo io che ti aiutano ad andare avanti un piede dietro l'altro. ..
Questa esperienza mi rende ricco..
Una ricchezza che nessuno puo togliermi!
Namastè!
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